di Gioia
“Crepa!” non me l’ha mai detto nessuno. Se mi fosse capitato, credo che ci sarei rimasta secca. Eppure, avrei avuto la risposta pronta, ora:
“Sì morirò, ma dopo di te! Io leggo!”
Oggi ho scoperto che: a) bastano 30 minuti di lettura al giorno per vivere due anni in più e, b) leggere la narrativa, quindi romanzi e storie, favorisce l’empatia:
Empatia: capacità di porsi nella situazione di un’altra persona, di comprendere immediatamente i processi psichici dell’altro
Non lo dico io quindi, che leggere fa bene. Quella sensazione di benessere, di calma, di crescita intima, quel sentirsi migliori dopo aver letto un libro è dimostrato dalla scienza, era ora!
Esiste, ed è stata quantificata, una relazione tra longevità e lettura di libri: lo studio che lo dichiara risale a qualche mese fa (luglio 2016) ed è stato firmato da tre professori dell’Università di Yale (University School of Public Health) e pubblicato sulla rivista Social Science & Medicine (a questo link puoi leggerne l’abstract).
Oggi l’ho scoperto grazie alla segnalazione di un’amica, e bravissima scrittrice di storie (nel suo sito Sognografie.it ne trovi tante), Chiara. Conoscendola avrà pensato quello che ho pensato anch’io:
“L’ho sempre detto io!”
Recita la ricerca:
Sebbene i libri possano esporre le persone a conoscere nuovi luoghi e nuove persone, non si sapeva che i libri producono anche benefici per la salute più ad altri tipi di materiali di lettura (giornali o riviste)
La tesi dimostrata, con una bella ricerca epidemiologica, è che: chi legge libri vive 23 mesi in più! E chi legge libri ha il 20% di rischio in meno di morire! E non è finita qui, le belle notizie (questa volta belle, e non brutte) non vengono mai da sole quando si parla di libri:
i libri proteggono le persone indipendentemente dal sesso, dalla ricchezza, dall’istruzione, o dalla salute.
Si è dimostrato così che se leggiamo almeno mezz’ora al giorno, non togliamo nulla – né cura e né attenzione – a chi ci sta attorno, anzi. Coltivando il nostro hobby della lettura, piacevole e rilassante, diventiamo più empatici, arriviamo agli altri prima con il cuore e poi con la testa. E poi, viviamo di più! La ricerca dice anche che “la lettura dà il vantaggio di sopravvivenza agli anziani”. Infatti, io l’ho sempre sostenuto d’essere vecchia dentro!
Quindi leggere fa bene, ma… E se sbagli libro e ti viene la depressione? Ti fai prendere dall’amarezza perché lasci a metà un libro che tutti dicono:
Bellissimo! L’ho adorato!
vanifichi tutto l’effetto?! No se ci sono le Personal Book Shopper a consigliarti il libro giusto, dico io! Quindi nessun senso di colpa: il libro non era giusto per te in quel momento, non era entrato – a proposito – in empatia con te lettore.
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