By Gioia
È molto imbarazzante da ammettere per me che lavoro in radio e soprattutto amo la radio. Ma oggi mi sento spudorata: “Ascoltare un libro letto on air mi annoia tremendamente!! Aiutoo! Sarà grave?” Il fatto è che la mia soglia dell’attenzione viene raggiunta, sorpassata e rottamata in meno di 30 secondi.
Potrebbe darsi che amare l’odore dei libri mi condizioni; infatti fatico a leggere anche gli eBook lo ammetto (oggi è giorno di rivelazioni). Ma proprio non riesco. E tu ce la fai? E quale momento scegli per farlo? Mentre guidi, cucini o vai in autobus?
Poi è successo il colpo di scena, come nei migliori romanzi. L’altra sera accendo l’App TuneIn e clicco sulla radio pubblica inglese: BBC Radio 4. L’ascolto ormai da luglio, da quando il mio maestro di inglese – Mr. Daniel – me l’ha suggerita. “You must listen to the BBC Radio everyday!” mi dice sempre e chiaramente io gli rispondo “but i don’t catch a word!”. “Doesn’t matter!” mi zittisce, perché – spiega – devo portare pazienza: ascoltare e ascoltare e ascoltare anche se non capisco nulla. A un certo punto capirò: improvvisamente il flusso di parole – fino ad allora indistinguibile – comincerà a prendere senso per inerzia d’ascolto. Mah, speriamo! E così sono incappata in una splendida voce che leggeva un libro.
La determinazione a imparare l’inglese mi ha fatto incontrare il programma Book at Bedtime (ah che titolo! la splendida sintesi degli inglesi) che va in onda tutti i giorni alle 22.45 per quindici minuti. In questo momento stanno proponendo, tra le altre, la lettura dell’ultimo romanzo della scrittrice (famosa in patria) Ruth Rendell, scomparsa a maggio a 85 anni. La voce narrante è dell’attrice, sempre britannica, Patricia Hodge che ho scoperto aver fatto tanti film e film per la tv tra cui uno su Margareth Tacher.
Mi è piaciuto molto. Alla fine quindi posso smentirmi, e sollevarmi da ogni imbarazzo