Oramai lo sai: Amélie Nothomb secondo noi è il rimedio a tutti i mali! Oggi tiriamo fuori dal cappello un suo romanzo del 2002, tanto i libri belli non invecchiano mai. È “Dizionario dei nomi propri” di Amélie Nothomb (Voland edizioni, collana Amazzoni, traduzione di Monica Capuani, 160 pagine). Ti piacerà di certo se sei fatto così:
Genere: femmina o maschio
Età: dai 20 anni in su
Carattere e stato d’animo: decisamente sai cos’è una vocazione! Da piccolo (ma anche da grande:)) volevi fare il calciatore, l’astronauta, lo scienziato, oppure la ginnasta, la ballerina, la cantante… sempre senza scordare una certa irriverenza
Libri piaciuti: “Stupore e tremori” di Amélie Nothomb, “La verità vi prego sulla danza” di Mary Garret e “Purity” di Jonathan Franzen
Questo è uno dei pochissimi romanzi che parlano di balletto, sì, quello sulle punte, da eseguire col tutù. Ma dalla penna di una scrittrice come la Nothomb non poteva che venirne fuori un racconto che mescola grazia, irriverenza e estro!
Plectrude era e restava sottile come un bassorilievo egizio. La sua leggerezza era un insulto alle leggi della gravità
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