Questa volta il compito non era difficile: abbinare il romanzo Il fucile da caccia, delicatissimo e poetico, del giapponese Inoe Yasushi (Adelphi) ad un tè che ne accompagnasse la lettura.
Nicoletta Tul, la nostra tea expert ha scelto il sencha kurishima appartenente alla famiglia dei gyokuro, tè pregiatissimi (come i matcha) perché crescono all’ombra. Questo in particolare viene dai boschi di Kyūshū che garantiscono alle piantine di tè un’ombreggiatura naturale (invece per i matcha vengono costruite impalcature di bambù con tendoni) e, grazie alla presenza di terreno vulcanico, ha un sapore minerale e umami, ma dolcissimo.
Il consiglio è quindi quello di mettere a scaldare l’acqua (a 60° C), tirare fuori Il fucile da caccia dalla libreria, mettere in infusione un cucchiaino scarso di tè per ciascuna tazza grande (diciamo 250-300 ml), accendere la luce sopra la poltrona, e se ci hai messo, diciamo, due minuti, puoi già andare a filtrare*. Porta la tazza vicino alla poltrona e preparati a leggere, anche in una sola seduta (è un libro di piccole dimensioni, scritto in grande, di sole 101 pagine), una storia emozionante fatta di tre epistole più una in cui si racconta di come un amore adulterino durato 10 anni e creduto invisibile avesse, invece, sconvolto la vita di almeno quattro persone. Il tutto filtrato dalla scrittura poetica, lucida e misurata di Yasushi.
*c’è anche un metodo alternativo di preparazione: scalda l’acqua a 80°C e per la stessa quantità di tè mantieni in infusione per soli 40 secondi
Cosa c’entra la caccia? In realtà è un tema marginale: il protagonista di quest’amore adulterino è un cacciatore che la voce narrante ha visto errare per i boschi e gli è rimasto impresso al punto da descriverlo in una poesia per un giornale a tema di caccia. La rivista è finita tra le mani del cacciatore e poi…
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[musica di Eric Taylor Music]