Stamattina abbiamo scelto due bei messaggini arrivati alla diretta di Radio Capital di due ascoltatrici alle quali abbiamo risposto consigliando, ciascuna, un romanzo che abbiamo amato molto.
Buongiorno! Mi chiamo Luciana, ho 51 anni , divorziata, figli grandi, già nonna. Ho appena finito di leggere Elena Ferrante, che mi è piaciuta molto. Cosa posso leggere ora di altrettanto appassionante? Grazie!! Siete fantastici
e
Ciao, sono Marta. Ho 38 anni, amo leggere! Oggi sono a casa con un bel virus di stagione e vorrei coccolarmi con un librone magari introspettivo e da cui imparare qualcosa sull’animo umano 😉 grazie siete forti!
A Luciana diamo questo consiglio di lettura: Non smetto di aver freddo di Emilia Bersabea Cirillo (L’Iguana editrice): una storia di amicizia che supera ogni ostacolo. Angela e Dorina si incontrano da piccole in orfanotrofio e poi, dopo che la vita le ha separate, in carcere dove l’una fa la cuoca e l’altra è detenuta per aver ucciso la moglie dell’uomo di cui era innamorata. Questo romanzo è un viaggio nelle profondità dell’animo dove alle volte il freddo che sentiamo non trova mai modo di scaldarsi. Abbiamo intervistato l’autrice, che per questo libro ha ricevuto due premi letterari.
Per Marta il libro consigliato è il romanzo più famoso di Irvin D. Yalom, La cura Schopenhauer (Neri Pozza Editore). Yalom è uno psichiatra e psicoterapeuta americano e racconta nei suoi libri (questo come anche in Il problema Spinoza) di psicanalisi e filosofia affascinato com’è dalla vita dei grandi filosofi del passato. In La cura Schopenhauer si narra la storia di un terapeuta che si ammala e deve lui stesso affrontare paure e ansie: propone un’analisi di gruppo invitando anche un ex paziente, Philip, che metterà in discussione le sue proposte costruttive citando, spesso e volentieri con arroganza, il pessimismo di Schopenhauer. Questo romanzo è sicuramente perfetto per chi è curioso di psicanalisi e ha voglia di riscoprire i classici della filosofia magari studiata a scuola.
Schopenhauer arriva a sostenere che “il mondo è la mia rappresentazione” (tesi con cui si apre la sua opera principale) e che la vita altro non è che un “sogno”. Secondo Schopenhauer riconoscere che la vera essenza della realtà è la volontà, equivale a dire che la vita è dolore, è sofferenza perenne. Volere significa infatti desiderare ed il desiderio è mancanza di qualcosa, vuoto, dolore.
Torniamo in onda domenica prossima, intorno alle 9.30, con la rubrica dei libri consigliati su Radio Capital dalle Personal book shopper.
Se anche tu vuoi un consiglio di lettura su misura scrivici in diretta un sms al 388.670.80.90 o un whatsapp al 342.342.21.90 con la descrizione del tuo carattere e stato d’animo in poche parole, e ti accontenteremo.
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Interessanti entrambi!
Siamo contente che ti piacciano!